con Sylvain Bellenger, Jean – Loup Champion, Isabella Valente
Amici sin dall’infanzia, il pittore Antonio Mancini e lo scultore Vincenzo Gemito condivisero in totale povertà gli anni della formazione e una vera e propria passione per la rappresentazione realistica della figura umana. Negli anni Ottanta dell’Ottocento, dopo il successo dei soggiorni parigini, i due artisti affrontarono un lungo e doloroso periodo di instabilità psichica che li portò a prendere direzioni diverse: Mancini verso una pittura materica che sembra anticipare le sperimentazioni della metà del Novecento, Gemito, invece, verso il disegno di opere di altissima qualità tecnica ed espressiva.
con Sylvain Bellenger, Stefano Causa
Con la scoperta di Ercolano e Pompei, Napoli divenne una tappa obbligata del Grand Tour e per tutto l’Ottocento la città accolse moltissimi artisti venuti a dipingere e a contemplare non soltanto le tracce delle due città ma anche lo splendore della città dominata del Vesuvio, il simbolo più forte e identitario di Napoli. Tra questi: William Turner, Thomas Jones, John Singer Sargent, molti esponenti della scuola di Posillipo, Portici e Resina, Giuseppe De Nittis, i fratelli Gigante e Palizzi, Domenico Morelli, Edgar Degas, Vincenzo Gemito e Antonio Mancini.
con Sylvain Bellenger, Paolo Macry
Napoli, nell’Ottocento, vive un periodo culturale e artistico di grande fioritura. La città si espande, sia dal punto di vista demografico che urbanistico, si modernizza e diventa sempre più una tappa obbligata dei viaggiatori del Grand Tour. Ma la grande città partenopea è anche protagonista di numerosi cambi di governo, perde il primato di capitale del Regno, conosce la fase murattiana, il ritorno dei Borbone e l’arrivo di Garibaldi, fino a un forte ridimensionamento e a un periodo di declino.